La biblioteca di Ombrachiara, La filastrocca

In una città senza voce e parola,
dormivano i libri, persi in una dolce aurora.

Una ragazza dal passo leggero,
trovò un biglietto, portato dal pensiero.

"L’assurdo", diceva, "è cercare il senso,
in un mondo che tace, fitto e denso."

Eloisa lo lesse e in tasca lo pose,
sentendo una luce aprirsi silenziosa.

Raccolse parole da scalini e muri,

da libri stanchi, da angoli oscuri.
Ogni frase, un filo d’oro lucente,
tessé un sentiero lieve e splendente.

La biblioteca di Ombrachiara si destò,
e mille parole nel cielo volò.
Non erano risposte, né soluzioni,
ma domande che aprivano emozioni.

Se anche tu trovi una frase che chiama,
custodiscila piano, come fosse una fiamma.
Perché leggere non è capire ogni cosa,
ma restare svegli, anche quando tutto riposa.

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04.La parola nascosta

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03.La biblioteca di Ombrachiara