15.Il Simbolo

Che cos’è un simbolo?

Nel mio precedente articolo ho parlato della scoperta del simbolismo, ma resta una domanda: che cos’è davvero un simbolo?

Secondo la definizione Treccani, la parola deriva dal greco symbállein («mettere insieme»), e in origine indicava un segno di riconoscimento: due parti di un oggetto spezzato che, ricongiunte, testimoniavano un legame di amicizia.
Nel tempo, il simbolo è diventato molto di più: qualsiasi elemento capace di evocare idee più grandi del suo semplice aspetto. Un leone richiama la forza, la volpe l’astuzia, la colomba la pace. Così un gesto, un oggetto, un personaggio possono diventare ponti verso realtà invisibili o difficili da esprimere.

René Guénon, in Simboli della Scienza Sacra, scrive:
«In fondo, ogni espressione, ogni formulazione, qualunque sia, è un simbolo del pensiero che essa traduce esteriormente; in questo senso, il linguaggio stesso non è altro che simbolismo.»

Questa frase ha sempre risuonato dentro di me: il linguaggio stesso è simbolo, e tutto ciò che comunichiamo è già interpretazione di un significato più profondo.

Il mio incontro con i simboli

Nel 2009 un collega mi regalò un libro: Il Simbolo Perduto di Dan Brown. Non ero un’amante dei romanzi, ma decisi di dargli una chance. Quella lettura mi aprì un mondo.
Scoprii che dietro le storie avventurose si nascondeva la bellezza dei simboli, la ricerca del lato nascosto della realtà.
Certo, la vita quotidiana mi aveva spesso spinta verso la concretezza: lavoro, sicurezza economica, doveri. Ma quel libro mi ricordò che esiste anche un’altra dimensione: quella della fantasia, dei colori, delle conoscenze antiche.

Fu allora che mi avvicinai al percorso massonico. Pensavo fosse una tradizione dimenticata, invece mi resi conto che era più viva e attuale che mai. Da lì iniziai a studiare, a leggere, ad appassionarmi sempre di più. E ancora oggi, dopo tanti anni, continuo a trovare nuove chiavi di lettura per la vita grazie a quegli strumenti.

Una strada verso me stessa

Così sono nati i miei primi passi nel linguaggio simbolico: dal desiderio di scoprire, di andare oltre la superficie, di guardare le cose da prospettive diverse.
Attraverso i simboli ho iniziato un viaggio che non è fatto solo di teoria, ma di trasformazione interiore: un cammino verso una conoscenza più profonda di me stessa e del mondo.

E tu?

Questa è stata la mia porta d’ingresso nel mondo dei simboli: un viaggio che continua ancora oggi e che mi accompagna nel mio cammino di crescita.
Ma ognuno di noi ha i propri segni, i propri richiami, i propri “simboli perduti” che aspettano solo di essere ritrovati.

E tu, quali simboli riconosci nella tua vita?
Ci sono oggetti, immagini o esperienze che, al di là della loro forma, custodiscono per te un significato più grande

Fonti di ispirazione

Réne Guénon Simboli della Scienza Sacra

Dan Brown Il Simbolo Perduto

Immagine AI ispirata a René Magritte” Il tradimento delle immagini (1929)”.

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16.Il ponte tra i mondi

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14.Tra concretezza e magia