09.Strumenti-II-Scrittura

Ho iniziato il mio primo diario a quindici anni. Prima c’erano stati dei tentativi, ma non sapevo cosa scriverci. E poi, a dirla tutta, non sono mai andata molto d’accordo con la fiducia. Nemmeno oggi mi fido mai del tutto, a volte certe cose ci restano dentro…migliorano ma restano.

A quell’età mi trovavo in un paese nuovo, pieno di stimoli ma povero di punti fermi. La mia famiglia era lontana, il collegio affollato di voci, ma dentro… ero sola. Una solitudine sottile, quella che senti quando non hai ancora trovato un linguaggio per raccontarti.

Così è iniziato tutto. Con una copertina rosso fuoco e qualche frase scritta male. Scrivevo in modo irregolare, quasi sempre quando stavo male. La gioia ti fa volare, ti distrae, ti porta via con sé. Il dolore invece ti atterra. Ti ferma. Ti obbliga a guardarti.

Scrivere mi faceva qualcosa. Le emozioni fluivano insieme alle parole. Le mani si muovevano, e la tensione scendeva. Mi sentivo più intima con me stessa. Come se potessi finalmente prendermi per mano.

Poi ho iniziato a scrivere anche altro: pensieri trovati nei libri, frasi che non volevo dimenticare, sogni. Non rileggevo mai, ma quei diari erano miei. Custodivano la mia storia.

Anni dopo, quando ho riletto una pagina a caso, ho scoperto qualcosa di sorprendente: molte delle consapevolezze che ho oggi… le avevo già allora. Solo che la vita con la quotidianità me le aveva fatte dimenticare.

Ecco perché scrivere è uno strumento. Non serve essere scrittori. Non è obbligatorio iniziare con le idee chiare. Basta un quaderno, una penna, e un pizzico di coraggio.

Puoi lasciar fluire i pensieri come vengono, oppure aiutarti con una guida: esistono agende e diari con domande quotidiane o da aprire quando ne senti il bisogno.

Puoi usare l’intelligenza artificiale , chiedi di crearti un calendario simbolico con domande per ogni giorno della settimana , oppure chiedi di crearti delle domande relative ad un determinato argomento che ti aiutino ad esplorarti.

Non c’è un solo modo giusto, c’è solo il tuo.

Scrivere è un gesto semplice. Ma può diventare una delle chiavi più potenti per accedere a te stesso. Perché, a volte, basta una parola scritta nel momento giusto per cambiare il modo in cui ci guardiamo.

Provaci!

Cos’hai da perdere? Può essere l’inizio di una bella avventura.

"La scrittura è il modo più semplice per parlare senza essere interrotti."

Jules Renard

Fonti di ispirazione:

Julia Cameron – La via dell’artista

Natalie Goldberg – Scrivere zen

Rainer Maria Rilke – Lettere a un giovane poeta

Jules Renard – Diario

Avanti
Avanti

08.Ciò che porto con me III