Missione
Quello che voglio è unire, mettere insieme tutto ciò che nella mia vita mi ha aiutata a crescere, a superare difficoltà, a scoprire ciò che amo sapere, fare… e soprattutto essere.
Voglio condividere, con semplicità, gli strumenti e le riflessioni che mi hanno sostenuta nelle sfide che ho incontrato. Mi considero una persona fortunata: nella mia vita ho avuto — e ho tuttora — ciò che molti desiderano e che non sempre è garantito. Penso ai bisogni primari, come li descrive Maslow: sicurezza, protezione, stabilità.
Eppure… ho sofferto profondamente. E ciò che ha reso più difficile la sofferenza è stato non sentirmi legittimata a provarla.
Ci sono dolori che la società riconosce facilmente — quelli "di categoria I", potremmo dire: problemi di salute, familiari, relazionali, economici.
Poi ci sono quelli "di categoria II", più silenziosi e meno evidenti: mancanza di autostima, paure senza nome, solitudine anche tra le persone, il senso che “qualcosa non va” senza sapere bene cosa, insoddisfazione personale, emozioni contrastanti e difficili da spiegare.
Sono questi i dolori che spesso non trovano spazio. E sono anche quelli che più ci portano lontano da noi stessi.
Questo sito nasce per dare voce a tutte queste dimensioni.
È un luogo dove raccolgo e condivido ciò che ho scoperto nei libri, nei corsi, nei dialoghi, nelle relazioni e soprattutto nel tempo passato ad ascoltarmi.
Lo faccio con rispetto profondo per ogni storia, senza giudizio.
Chi passa di qui potrà portare con sé un granello di sabbia… oppure lasciare tutto dove lo ha trovato.
Ho scelto di costruire questo spazio con le mie mani — e con il supporto dell’intelligenza artificiale, che per me è stato anche un alleato formativo.
Se qualcosa non è tecnicamente perfetto, perdonatemi: è tutto parte del mio processo di crescita.
Il blog è il primo strumento di questa missione.
Gli articoli seguono un percorso pensato, anche se ognuno può essere letto in autonomia.
Le fiabe si intrecciano con i temi degli articoli: amo il linguaggio simbolico e lo considero uno specchio dell’anima.
Inoltre, essendo mamma, sono chiamata a dare risposte e a spiegare a mia figlia ciò che succede nel mondo, nella quotidianità.
Reputo che ai bambini vada spiegato il più possibile, ma con il loro linguaggio, senza trasportarli nel mondo degli adulti, e soprattutto con l’approccio di un adulto: questo li renderebbe maturi prima del tempo.
Loro capiscono tutto, ma colgono anche il modo in cui viene spiegato.
Io voglio quindi che mia figlia capisca la vita, ma che la possa guardare con gli occhi di una bambina anche quando sarà un’adulta.
Non fraintendete: non voglio che resti infantile, ma che non perda la curiosità e la leggerezza.
I servizi arrivano alla fine… ma non sono affatto ultimi per importanza.
Sono solo il passo successivo di questo mio inizio.
Il lavoro accompagnati da qualsiasi facilitatore o professionista è più veloce, ma implica anche un impegno maggiore.
Non serve a tutti — subito — la velocità.
Il cambiamento avviene anche lentamente, con piccoli passi, con un briciolo di impegno ogni volta che si può.
L’importante è muoversi, iniziare, fare un passo in più verso la propria serenità, felicità, liberazione… qualunque cosa ognuno stia cercando.
Questo sito ha un desiderio: divulgare.
Rendere accessibili riflessioni, esperienze, strumenti.
Condividere ciò che ho imparato — e ciò che sto ancora imparando — dalla vita.
Se vuoi scrivermi, per farmi domande o propormi argomenti, per condividere un pensiero o anche una critica costruttiva, ti invito a farlo.
Ogni confronto è occasione di crescita…
Magari riesco a dare qualche idea o stimolo per la vostra ricerca.
Magari quello che mi proponete mi farà lavorare sulla mia capacità di dire “no” e rispettare i confini dei miei valori.
Tutto serve.
Amo il dialogo fatto di toni pacati, di parole gentili, di rispetto profondo.
Grazie per essere qui.
E se ti va, vienimi a trovare fra le parole.